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Bruno Fusato Signoretti

La storia di un uomo

Le tracce dei Fusato risalgono al 1447, quando da Bergamo, seguirono a Venezia il condottiero Bartolomeo Colleoni. La tradizione remiera, l’amore per Venezia e il decoro familiare si sono così tramandati nei secoli.

Il nonno Vincenzo “Cencio Signoretti” fu prescelto dal Kaiser per le gite in laguna e il padre Luigi fu gondoliere ufficiale della principessa Margaret e di sua Maestà Elisabetta II di Inghilterra, nelle loro viste a Venezia.

Bruno Fusato ha iniziato il tradizionale mestiere degli avi, svolgendo l’intenso lavoro del gondoliere. Così il giovanissimo Bruno ha il destino segnato dalla dinastia. Era una delle figure di spicco del mondo della gondola veneziana, e incarnava in sé le tradizioni lagunari grazie a uno spirito che lo aveva portato a spaziare dal teatro al vetro, dalla solidarietà alla voga alla veneta. Un uomo tutto d’un pezzo ma amato e rispettato soprattutto tra i gondolieri, lui che apparteneva a una famiglia che sin dal 1600 aveva portato avanti questa tipica tradizione veneziana.

Era cresciuto in quell’ambiente, e lì era voluto rimanere per non spezzare la tradizione secolare della sua famiglia. Aveva lavorato al Molo di San Marco, dove si era fatto rispettare dai suoi colleghi per l’impegno, l’amicizia, la professionalità e le doti umane. Da giovane aveva anche avuto la possibilità di partecipare alla Regata Storica, e queste passioni le ha portate avanti per tutta la vita, sponsorizzando direttamente le regate e i campioni cui era molto legato. Ma le tradizioni di Venezia le attirava a sé.

Ecco che nel 1986 decide di fondare a Murano, un’azienda vetraria che porta il suo nome, la BF SIGNORETTI, specializzata nella produzione di lampadari, vetro soffiato e specchi e ne fa un polo artistico e artigianale portandola a diventare una solida realtà dove far confluire tradizione, imprenditoria e solidarietà. Negli anni Bruno Fusato è diventato uno stimato imprenditore a livello internazionale ricevendo il riconoscimento accademico di Dottore Honoris Causa in business administration.

Quella di Bruno Fusato è una storia piena di amore per le proprie radici, sempre solidale verso chi si trovava in difficoltà, partecipe alle iniziative veneziane, ispirato dalla voglia di impegnarsi per la comunità. Nelle sue attività vuole fare di più, diventa socio benemerito del Gran Teatro La Fenice, sponsorizza onerosi restauri di opere d’arte e quando la Fenice è distrutta al fuoco nel 1996 diventa il primo sottoscrittore privato alla sua ricostruzione. Viene insignito del titolo di Commendatore della Repubblica Italiana. Viene anche nominato Cavaliere di San Marco, e in precedenza entra anche nel Consiglio dei Templari. Ma è a New York, negli Stati Uniti, che si toglie una delle più grandi soddisfazioni.

La Columbia Association lo premia come “Cittadino dell’Anno” (Special Recognition Award for his dedication to the education and well-being of the community of New York) dal Presidente della Columbia Association of the Fire Department of the City of New York, Mr Keith Tanico A premiarlo il Presidente della Columbia Association of the Fire Department of the City of New York, Mr. Keith Tanico.

Bruno Fusato Signoretti è scomparso nel 2014, vogliamo ricordarlo con le sue parole pronunciate mentre veniva insignito del titolo di Commendatore della Repubblica che oggi risuonano come un autentico testamento:

“Per me l’istituzione ha sempre raffigurato la massima autorità. Al nostro ordinamento e alla Costituzione ho sempre offerto rispetto e amore, perciò questo riconoscimento mi onora e mi commuove, perché mi sento ripagato dalla Repubblica sia come cittadino, che come gondoliere e poi imprenditore, per le mie fatiche. Dedico questa onorificenza ai miei tre nipoti: sono il futuro. Ma anche a tutti i giovani veneziani, perché capiscono che gli insegnamenti degli anziani, l’onestà e la laboriosità e la fedeltà alla parola data possono far vincere ed essere riconosciuti.”

B.F. Signoretti

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